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Alla scoperta di...

Genova e i palazzi dei Rolli
La creazione del sistema dei Palazzi dei Rolli a Genova è stata indubbiamente una delle operazioni politiche più vantaggiose che uno Stato possa creare a favore non solo di sè stesso ma soprattutto dei suoi cittadini.
Questo sistema, infatti, permetteva da una parte alla Repubblica di Genova di ospitare delegazioni, re e principi stranieri senza gravare sui costi della città e dall'altra ai suoi concittadini più potenti di instaurare rapporti personali che, ovviamente, poi sarebbero sfociati in relazioni economiche vantaggiose con le potenze straniere.

La bellissima cappella privata di Palazzo Cattaneo, dove ancora si celebrano cerimonie

Dopo un lungo periodo iniziato nel 1339, in cui la città di Genova era stata governata da Dogi che avevano tale incarico a vita, nel 1528 Andrea Doria mise la sua potente flotta al servizio di Carlo V, re di Spagna, ottenendone l'indipendenza per la città e facendo così nascere la Repubblica di Genova. Andrea Doria mise anche in atto una riforma grazie alla quale i Dogi divennero biennali, dando così inizio ad un periodo di pace interna che diede ben presto i suoi frutti facendo diventare Genova una delle città più ricche d'Europa.

Particolare di un soffitto di Palazzo Lomellino, che ricorda la scoperta delle Americhe, di Bernardo Strozzi

L'impasto

 

Le famiglie genovesi aristocratiche all’epoca erano così ricche da prestare denaro a tutta Europa, instaurando così una rete economico-commerciale estremamente importante che pose Genova al centro degli scambi, rendendo le famiglie sempre più ricche, ma allo stesso tempo spingendole anche ad effettuare grandi investimenti a favore della città.

Il "giardino segreto" di Palazzo Lomellino

Nel 1576 il Senato mise quindi a punto il sistema dei Rolli: il Palazzo Ducale infatti, sede del governo, disponeva di ampi saloni di rappresentanza ma era privo di appartamenti che permettessero di accogliere gli ospiti di Stato. Il Senato emanò un decreto con il quale vennero iscritti “a ruolo” (da qui deriva la parola rolli) 52 case, o meglio palazzi, appartenenti a ricche famiglie aristocratiche, suddivisi in quattro categorie, che avrebbero ospitato le personalità in visita a Genova, sostenendone anche le relative spese. Le famiglie, in cambio, avrebbero avuto la possibilità di stringere rapporti commerciali più stretti, e quindi vantaggiosi, con il loro “ospiti”.
In ognuno di questi Rolli gli edifici erano suddivisi in tre o più categorie a seconda delle dimensioni e della capienza e ad ogni categoria corrispondevano dei bussolotti dai quali venivano estratti gli edifici destinati a ospitare le personalità. Mano a mano che gli edifici venivano estratti, venivano tolti dai bussolotti in modo da evitare non solo il rischio di un eccesso di costi per una singola famiglia ma anche che una singola famiglia potesse instaurare rapporti troppo stretti con le potenze straniere.

Particolare di una decorazione di Palazzo Spinola

La maggior parte di questi palazzi sorgeva, o meglio sorge, lungo la cosiddetta Strada Nuova (oggi Corso Garibaldi) creata appositamente abbattendo eventuali edifici preesistenti e assegnando lotti di terreno alle famiglie aristocratiche, con l'obbligo di costruire le loro dimore entro 10 anni dall'assegnazione.

Cappella di Palazzo Tobia Pallavicino, con l'effetto trompe-l'oeil del falso colonnato

Dal 2006, 42 di questi Palazzi sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO e durante i cosiddetti Rolli Days è possibile visitarli con l'accompagnamento di divulgatori scientifici appositamente formati allo scopo.
I rolli days si svolgono normalmente due volte all'anno, in primavera e in ottobre.
Questa primavera si svolgono nel fine settimana del 26 e 27 aprile e del 3 e 4 maggio, con prenotazioni sul sito rollidays.happyticket.it.
Nonostante i danni creati dai bombardamenti durante l'ultima guerra mondiale, i Palazzi dei Rolli racchiudono arredamenti, affreschi e decorazioni di grandissimo valore: sono quindi particolarmente interessanti e certamente meritevoli di una visita.

Particolare di una porta della splendida Sala Dorata di Palazzo Tobia Pallavicino

Non tutti i Palazzi del sistema dei Rolli sono entrati a far parte del Patrimonio dell’Umanità.
Palazzo Imperiale (un dettaglio di un soffitto nella foto) è stato gravemente danneggiato durante la Guerra Mondiale. Progettato e decorato nella seconda metà del Cinquecento da Giovan Battista Castello, costituisce una delle maggiori creazioni manieriste in Liguria e già nella prima lista dei Rolli del 1576 era stato destinato a ospitare gli ospiti di alto rango durante le visite di stato.